Nel mondo del SEO, uno degli argomenti più dibattuti riguarda la lunghezza dei contenuti. Ma perché è così importante? La risposta risiede nell’equilibrio tra qualità, approfondimento e soddisfazione dell’intento di ricerca. In questo articolo, esploreremo come la lunghezza dei contenuti influisce sul posizionamento nei motori di ricerca e forniremo alcune best practice per creare articoli efficaci.
Contenuto
Lunghezza e Posizionamento: Mito o Realtà?
Google ribadisce sempre che la qualità è più importante della quantità. Tuttavia, col tempo ho notato che i contenuti più lunghi tendono a ottenere un miglior posizionamento nei risultati di ricerca. Questo avviene perché articoli più dettagliati:
- Rispondono meglio alle domande degli utenti, coprendo argomenti in modo più esaustivo.
- Attraggono più backlink, essendo spesso considerati una risorsa autorevole.
- Incrementano il tempo di permanenza sulla pagina, un segnale positivo per i motori di ricerca.
Ad esempio, in questa pagina “Pillar Content e Topic Cluster”, mostriamo come strutturare contenuti lunghi in modo efficace, migliorando sia la leggibilità e sia l’esperienza utente.
Quanto Lungo Deve Essere un Contenuto?
Non esiste una lunghezza ideale valida per tutti gli argomenti. Diciamo che dipende dal tipo di ricerca e dall’intento dell’utente. Ad esempio:
- Articoli di approfondimento: Spesso superano le 2000 parole, poiché devono esplorare un tema in dettaglio. Il mio consiglio è di non scendere sotto le 1200-1500 parole.
- Guide pratiche: Tra 1000 e 1500 parole sono spesso sufficienti per fornire istruzioni chiare. Consiglio di non stare sotto le 800-1000.
- Post brevi e informativi: Possono essere efficaci anche con 500-800 parole, purché rispondano a domande specifiche. Consiglio di stare sopra le 350-400 parole.
Una buona pratica è quella di considerare di avere 30-40 frasi ben costruite, evitando paragrafi troppo brevi o con poco contenuto rilevante.
Se stai scrivendo per una nicchia locale, un contenuto più breve e mirato potrebbe funzionare meglio, poiché l’intento è più circoscritto.
Focus sulla Qualità
La lunghezza non è un sostituto della qualità. Google penalizza i contenuti prolissi e ridondanti che non aggiungono valore reale. Pertanto, è essenziale:
- Utilizzare formattazione chiara, come paragrafi brevi, elenchi puntati e sottotitoli.
- Includere elementi multimediali, come immagini e video, per migliorare la fruibilità.
- Inserire link interni ed esterni, offrendo ulteriori risorse pertinentie magari aggiungere qualche contenuto visivo che può sicuramente arricchire un articolo.
La lunghezza dei contenuti gioca un ruolo importante nel SEO, ma non è tutto. La chiave del successo risiede nel trovare il giusto equilibrio tra approfondimento e pertinenza, soddisfacendo le esigenze del tuo pubblico. Non dimenticare di ottimizzare i tuoi articoli per i motori di ricerca, includendo parole chiave pertinenti e una struttura ben organizzata.
Quando la Sintesi è un Valore Aggiunto
Anche se contenuti più lunghi possono spesso offrire maggiore approfondimento, ci sono situazioni in cui un approccio sintetico è la scelta migliore. Questo articolo, ad esempio, punta a fornire informazioni chiare e immediate su un argomento specifico, evitando inutili ridondanze. L’intento è soddisfare velocemente le esigenze del lettore che cerca risposte concise.
Un articolo più breve non è meno efficace, purché rispetti i principi di qualità e soddisfi l’intento di ricerca. Google valorizza i contenuti che rispondono in modo diretto alle domande degli utenti, indipendentemente dalla loro lunghezza.